Il piccolo esemplare di una delle innumerevoli specie animali esistenti sul pianeta ci ha lasciato ed è partito per il Grande Viaggio. Abitava con noi da 10 anni. Strappato, per un mazzo di peli, all’età di 7 anni da un “rifugio” dove il suo destino sembrava essere già stato scritto, poiché sopravvivere era diventato per lui troppo faticoso.
La volontà di cambiare pelo e vita ebbe inizio sin da subito: i sedili neri del mio fuoristrada si erano improvvisamente innevati. Il suo pelo è stato una costante nel nostro quotidiano, nella nostra Casa. Peli ovunque: sul pavimento, sui tappeti, sui letti, sui divani e sulle poltrone, a volte sulla tavola della cucina, tra le setole delle scope e degli spazzoloni, su stracci, abiti, maglie, giacche, ovunque.
Fu amore a prima vista. Era appena mancato mio padre e mia madre voleva un compagno, non troppo impegnativo, che scodinzolasse per casa. Io e Anna lo liberammo dall’inferno, ma mia madre riuscì a malapena a trattenerlo per una lunga e interminabile notte e poi pensò bene di restituirlo al mittente, ovvero io, e da allora fu il mio compagno di sempre.
Inizialmente il suo comportamento si rivelò un po’ inquietante. Solo con me riusciva ad essere sereno e tranquillo. Non desiderava condividere nulla con nessun altro che non fosse la sottoscritta, il suo angelo salvatore. Non amava nemmeno restare in casa da solo. I disastri erano evidenti ogni volta che varcavo la porta di casa, al mio rientro. E a proposito di porta, il rivestimento ligneo interno non esisteva quasi più. Dopo averlo fatto limare e riverniciare un paio di volte, ho desistito e deciso che, tutto sommato, la casa doveva essere vissuta e portare anche la firma della nostra benamata palla di pelo.
Dieci anni di coccole, di girovagare per il quartiere, di abbracci e baci, di giochi e di tanto, tanto scambio d’amore. Rimangono di lui fotografie ovunque, lui addormentato, lui sveglio, lui sdraiato, lui seduto al tavolo, lui da giovane, da vecchio, da malato…
Ogni pensiero rincorre lui e corre con lui, mio speciale compagno di un tratto di vita, ricco di amore da dare e da ricevere. Amico dell’Anima, spero di avere soddisfatto la tua bramosia d’amore. Tu hai abbondantemente soddisfatto la mia: grazie Lillo!
Chi non ha avuto mai un cane non saprà mai il vero rapporto che si instaura con questi fantastici esseri straordinari e ciò che è stata la tua bellissima esperienza: un’amicizia vera che durerà oltre la vita e per l’eternità!!!
Ciao Lillo!!!!
Grazie Francesco e scusa il ritardo nella risposta.
Mercoledì prossimo il primo esame, primo di una lunga serie di 27 esami… e che la Vita me la mandi buona…
Comunque chi ben comincia è a metà dell’opera… dicono… sperem!
Un abbraccio e un sorriso